

Le 5 tipologie di ragni più comuni in Italia: come riconoscerle e gestirle
I ragni sono creature affascinanti e spesso fraintese.
Nonostante la maggior parte delle specie risulti innocua per l’uomo, alcune invece possono rappresentare un rischio significativo a causa del loro veleno. Riconoscere quindi i ragni pericolosi è essenziale per prevenire possibili morsi.
La maggior parte dei ragni come abbiamo detto è innocua, e contribuisce all’equilibrio dell’ecosistema – basta pensare ai ragni ballerini, spesso presenti nelle case, che si cibano di mosche, moscerini e piccoli insetti.
È importante però essere informati e adottare misure preventive, soprattutto se ci si imbatte in una di queste specie.

Il ragno delle banane
Conosciuto scientificamente come Phoneutria nigriventer, il ragno delle banane è originario del Sud America ed è considerato il ragno più velenoso al mondo. Il suo morso infatti può causare sintomi gravi: dolore intenso, sudorazione, tachicardia e, in casi estremi, addirittura la paralisi.
Noto per la sua aggressività, il Phoneutria nigriventer tende a nascondersi in luoghi inaspettati, come i caschi di banane, da cui deriva il nome con cui è noto.
La vedova nera
La vedova nera (Latrodectus mactans) è famosa per il suo morso potenzialmente letale. Le femmine sono facilmente riconoscibili per il corpo nero lucido e la caratteristica macchia rossa a forma di clessidra sull’addome.
Il veleno neurotossico di questo ragno può provocare dolori muscolari, crampi, spasmi e, in rari casi, la morte. Sebbene sia più comune in America, la specie è diffusa in tutto il mondo, compreso il bacino del Mediterraneo.


Il ragno violino
Il ragno violino (Loxosceles rufescens) è una delle specie di ragni italiani da cui è bene tenersi alla larga. Il suo morso è spesso indolore inizialmente, ma può evolvere in lesioni necrotiche gravi, causando danni ai tessuti: richiede per questo un trattamento medico tanto accurato quanto tempestivo.
Dal punto di vista del comportamento, si tratta di una specie schiva, che predilige ambienti poco frequentati come intercapedini oppure gli spazi dietro i mobili in cantine, garage, depositi degli attrezzi e similari.
Il ragno dal sacco giallo
Il Cheiracanthium punctorium, comunemente noto come ragno dal sacco giallo, è una specie di ragno presente anche in Italia. Costruisce rifugi globosi su piante erbacee, che utilizza sia come tana sia per la deposizione delle uova.
Nonostante la sua apparenza intimidatoria, il morso di questo ragno provoca dolore intenso e rossore, ma raramente porta a complicazioni gravi. In passato si riteneva che potesse causare lesioni necrotiche, ma gli studi più recenti hanno smentito questa credenza, mostrando che i suoi effetti si limitano a dolori temporanei con lieve gonfiore.
È un ragno schivo e attivo soprattutto di notte, quando caccia insetti tra la vegetazione. Occasionalmente lo si può anche trovare all’interno delle autovetture: se si parcheggia vicino ai cespugli lasciando una fessura nei finestrini.


Il ragno dei cunicoli
Atrax robustus, noto come ragno dei cunicoli, è uno dei ragni più pericolosi e aggressivi al mondo. Appartenente alla famiglia degli Hexathelidae, una specie endemica dell’Australia e costruisce tane a forma di imbuto in tronchi cavi o giardini.
Il suo morso, grazie a cheliceri particolarmente sviluppati, è estremamente doloroso e il veleno, contenente una neurotossina chiamata robustossina, può essere letale per l’uomo. I sintomi includono nausea, febbre, edema polmonare e shock anafilattico. Sebbene dal 1981 un efficace antidoto ne abbia eliminato la mortalità, il suo eventuale morso richiede un intervento assolutamente tempestivo.
Il morso è raro e generalmente avviene quando le femmine difendono le uova. Anche se può causare un leggero dolore, non ha effetti significativi sugli esseri umani. Questo ragno basa la sua alimentazione cacciando tramite agguati piccoli artropodi, tra cui grilli, falene e altri ragni.
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